"Impresa 4.0", un focus pubblicato sul Giornale di Brescia di oggi, approfondisce i risultati ottenuti da Buffoli Industries nel 2018, con particolare riguardo verso il nuovo stabilimento in Via Ferrini e le nuove macchine transfer prodotte per Festo e Mercedes.
Nel primo caso si tratta di una linea di produzione automatizzata con 7 robot, in grado di lavorare testate di cilindri con cadenza di 3,5 secondi. Un impiento estremamente complesso, del valore di 3 milioni di euro.
La seconda macchina transfer, appena spedita in Germania, produce componenti motore. Proprio in questi giorni, è in fase di collaudo una cella flessibile Verti-Center dotata di 5 centri di lavorazione a 4 assi che lavorano su 6 cubi che serrano 4 pezzi ciascuno, ottenuti dal taglio di una barra profilata.
I numeri dell'azienda sono, quindi, in forte crescita, a cui ha contribuito anche la nascita del Gruppo Buffoli Industries. Oltre all'espansione numerica, che ha prodotto 25 milioni di fatturato nel 2017, si tratta anche di una crescita dimensionale, grazie all'acquisizione del nuovo stabilimento in Via Ferrini, con un'area di 15 mila metri quadri.
Una parte dell'immobile è diventata operativa già nella prima metà del 2018, mentre nei prossimi mesi si lavorerà con l'obiettivo di predisporre altri 2000mq per i montaggi di base e per le lavorazioni meccaniche leggere.
Francesco Buffoli non nasconde il fatto che l'intero complesso permetterà di organizzare collaborazioni con altre aziende ed enti di ricerca e di formazione.
Potrebbe essere l'occasione per far nascere a Brescia qualcosa di simile a un polo della meccanica e dell'automazione.
Le previsioni di crescita per la fine del 2018 in termini di fatturato rimangono positive e prospettano un totale valore prodotto sopra i 30 milioni. Anche il team si sta espandendo: oggi gli addetti sono quasi 100 grazie alle recenti assunzioni, ma l'obiettivo per il 2019 è quello di crescere a 110 con nuovi tecnici di vario livello.
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